La luce del LiFi al Museo Barracco di Roma

Su 126 candidature presentate, tra i 43 i progetti innovativi vincitori del bando “L’Impresa fa Cultura” indetto dalla Regione Lazio per promuovere, attraverso l’uso di nuove tecnologie, il patrimonio culturale del Lazio e così migliorare il networking tra i luoghi della cultura, To Be, costituitasi capofila di un’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) con  DB Ingegneria dell’immagine Srl e Tecno Electric Srl, si aggiudica un contributo regionale di 221 mila euro.

 

 

Da Gennaio 2022 al Museo Baracco l’antichità ha incontrato l’innovazione sostenibile grazie alla realizzazione del progetto “Li-Fi”: una modalità di visita sperimentale, guidata dalla luce, finalizzata a far scoprire le opere della collezione museale e il sito archeologico della Casa Romana non accessibile al pubblico dal 2000.

Il progetto LiFi, promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, porta nel Museo Giovanni Barracco di Roma una nuova e sperimentale modalità di visita grazie alla tecnologia senza fili presentata dalle aziende To Be Srl, DB Ingegneria dellimmagine Srl e Tecno Electric Srl con il sostegno dell’Unione Europea.  Il progetto è stato realizzato con la vittoria del  bando  POR FESR 2014-2020 “L’Impresa fa Cultura” indetto dalla Regione Lazio per promuovere, attraverso l’uso di nuove tecnologie, il patrimonio culturale del Lazio.

Il Museo Giovanni Barracco di Roma è tra i primi musei al mondo a dotarsi del sistema LiFi, acronimo di Light Fidelity. Un meccanismo di comunicazione tra i più moderni e innovativi che consente di trasmettere informazioni e immagini in modalità wireless, mediante la modulazione della luce, da apposite lampade LED (trasmettitori) ai dispositivi mobili dei visitatori dotati di fotocamera (ricevitori). Per fruire dei contenuti multimediali di approfondimento, rispetto al percorso di visita ordinario, basterà scaricare l’apposita App e posizionare lo smartphone o il tablet sotto la luce LiFi.

Presentazione del Progetto

Il progetto è stato presentato in occasione dell’incontro stampa del 5 Gennaio 2022, tenutosi presso il Museo Barracco e moderato da Gianni Todini (Direttore Askanews). Dopo il saluto di benvenuto di Maria Vittoria Marini Clarelli (Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali) sono intervenuti: Roberto Pollari (Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio Regionale, Regione Lazio); Francesco Paolo Russo (Founder & CEO di To Be Srl); Giancarlo Brasini (Project Manager DB Ingegneria dell’Immagine); Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde); Gabriele Ferrieri (Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori).

La sperimentazione ha coinvolto una selezione di 14 punti di interesse, di cui 9 nelle sale al piano terra e al primo piano e 5 nella Casa Romana, situata nei sotterranei del museo, che riapre al pubblico per l’occasione dopo oltre 20 anni di chiusura. La scoperta dei resti nei sotterranei del Museo Barracco è fortuita e risale al 1899, nel corso dei lavori di parziale demolizione dell’edificio rinascimentale, che dal 1948 ospita il Museo, realizzati per l’apertura del nuovo asse viario di Corso Vittorio Emanuele. La domus, che non era accessibile al pubblico dal 2000, ha previsto per l’occasione un’apertura straordinaria.

La riapertura temporanea della Domus, legata alla sperimentazione, è solo il primo passo di un più ampio e complesso progetto di valorizzazione del sito.